Il
Piano Nazionale Industria 4.0 prevede adesso solo un iperammortamento così suddiviso: 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 200% per gli investimento fra 2,5 e 10 milioni di euro, 150% fra i 10 e i 20 milioni, oltre i 20 milioni di euro, non è previsto incentivo.
Tale iperammortamento vale per beni nuovi acquistati, anche in leasing,
dal 1 gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2019. È possibile applicarlo anche a beni consegnati, installati e messi in funzione fino al
31 dicembre 2020, però deve essere stato emesso l’ordine e pagato un acconto — maggiore del 20% — entro il
31 dicembre 2019. Vediamo nel dettaglio a quali beni (acquistati anche in leasing) può essere applicato:
- beni materiali (macchine, attrezzature, ecc.) elencati in allegato A della legge;
- beni immateriali (licenze, software, sistemi) elencati in allegato B della legge, indispensabili per fare funzionare i beni materiali in allegato A.
L’allegato B della legge prevede che vi rientrino anche software funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0, per i quali è previsto un super ammortamento al 140%. I software
Easycode,
Starcode e il
tool E-LIB di
Eidos che supportano le stampanti si inseriscono in questa normativa.
I vantaggi del
Piano Nazionale Industria 4.0 incentivano gli imprenditori di vari settori a investire nelle nuove tecnologie e i dati confermano questa tendenza. Secondo
l’analisi del Mise-Met il 47,1% di aziende oltre 250 dipendenti ha implementato almeno una delle tecnologie 4.0, così come il 35,5% delle imprese da 50 a 249 dipendenti. Nelle micro-imprese, quelle da 1 a 9 dipendenti , il tasso di penetrazione si abbassa al 6 per cento. Quindi nonostante la riduzione degli ausili statali il settore è forte, in espansione e presente sul mercato italiano.